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Sara Casetta

Professoressa di francese, IIS Denina Pellico Rivoira

  • Come il Master in "Relazioni Franco-Italiane" ha influenzato la Sua carriera professionale e la Sua scelta di insegnare francese in Italia?

Insegnare è il sogno che ho sempre avuto, fin da bambina. Tornata dall’asilo posizionavo tutte le bambole sul davanzale per spiegare loro quello che avevo imparato la mattina. Sicuramente il desiderio di « insegnare francese » è nato successivamente, ai tempi del liceo (ESABAC) e dell’università. Il diploma italiano, avendo svolto io la doppia laurea con Genova, permette tra i vari sbocchi professionali quello dell’insegnamento, mentre il Master in « Relazioni Franco-Italiane » apre varie strade, anche verso il marketing, la comunicazione, la diplomazia, che sono ambiti che mi incuriosiscono moltissimo. Per ora, dopo un tirocinio nel settore della comunicazione, ho voluto ascoltare la me bambina e provare questo percorso nell’insegnamento. Sicuramente il Master in « Relazioni Franco-Italiane » mi ha aiutata a comprendere i legami che uniscono Francia e Italia, e tutto ciò che questi due paesi condividono da sempre ed anche le differenze che sussistono tra i due paesi in termini legali, geografici e nell’ambito del sistema scolastico. Oltre ad accrescere la mia passione per la Francia e il francese, questo Master mi ha anche dato la curiosità e la voglia di sperimentare le mie conoscenze in altri settori : proprio lunedì avrò un colloquio con un’azienda genovese che lavora con clienti francesi e ricerca una figura disposta a fare da tramite tra l’azienda e la Francia con possibilità di trasferte sul territorio d’Oltralpe. Tutto questo per dire che sicuramente insegnare mi sta piacendo moltissimo e il Master da un lato ha influenzato la mia scelta di insegnare, ma dall’altro mi ha anche incuriosita verso altri settori, essendo il francese ancora molto ricercato in Italia.​

 

  • Quali sono le principali difficoltà che gli studenti italiani incontrano nell'apprendimento del francese?

Sicuramente la pronuncia è una delle cose più difficili da interiorizzare, soprattutto la pronuncia della « r », di « ou » e « u », delle nasali (un verre de vin- un verre de vent). Dal punto di vista della grammatica direi i verbi irregolari e per quanto riguarda il lessico tutti quei termini che cambiano di genere : la mer (f.) – il mare (m.), l’adresse (f.)- indirizzo (m.), âge (m.) – età (f.) e così via… ce ne sono davvero tanti. Anche gli accenti a volte creano problemi o comunque si dimenticano facilmente visto che in italiano quasi non esistono se non su « perché » o « cioè » e poche altre parole. All’inizio dell’apprendimento del francese molti fanno anche fatica a fare le « liaisons ».​​

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  • Che consigli darebbe a chi sta considerando di intraprendere una carriera nell'insegnamento del francese in Italia?

Secondo me fare l’insegnante deve essere una vocazione. Non è un mestiere come un altro e richiede molta dedizione e passione. Ora come ora, inoltre, ci sono tantissimi step prima di diventare un professore di ruolo in Italia. Bisogna conseguire una Laurea Magistrale, successivamente ottenere un’abilitazione (ovvero 60 cfu nelle materie di indirizzo e psico-pedagogiche e didattiche) e infine passare un concorso con pochissimi posti. Dopo tutte queste fasi si entrerà nelle graduatorie (gps) e per scorrimento si potrà scegliere la regione e le province in cui lavorare. A breve, nel mese di febbraio o marzo, ci sarà proprio un concorso, chiamato Concorso Docenti PNRR2 e mi sono iscritta. Anche dall’esito di questo concorso dipenderà il moi futuro lavorativo : sicuramente bisogna avere molta pazienza e non demordere !

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  • Come vede il futuro della lingua francese nel contesto italiano?

Per quanto riguarda l’istruzione molte scuole medie stanno scegliendo l’insegnamento dello spagnolo o delle lingue orientali come il cinese al posto del francese, però io sono fermamente convinta che la lingua francese resterà ancora per molto centrale nel contesto italiano : la frontiera franco-italiana e il fatto che la Francia sia il secondo partner commerciale dell’Italia ne sono una conferma. Inoltre, i gruppi imprenditoriali francesi presenti sulla penisola garantiscono 239 mila posti di lavoro : tutte ragioni che spingeranno le nuove generazioni ad avvicinarsi al francese.

Gaia Cumbo

Master 2 Lingue e Affari Internazionali Relazioni franco-italiane

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